COS’E’ L’OZONO
L’ozono è una forma allotropica dell’ossigeno ed è conosciuto principalmente per il ruolo che svolge nell’equilibrio ecologico della terra.

Esso infatti assorbe la maggior parte delle radiazioni ultraviolette provenienti dal sole, impedendo loro di giungere direttamente alla superficie terrestre.

Le applicazioni industriali dell’ozono ne sfruttano le proprietà antisettiche che lo hanno reso indispensabile nella disinfezione delle acque, sia sotto l’aspetto della potabilizzazione, che del trattamento delle acque reflue. Risulta al riguardo più efficace del cloro, eliminando anche i virus in grado di sopravvivere ad alte concentrazioni di cloro.

Avendo un alto potere di ossidazione, viene impiegato per la neutralizzazione dei gas di scarico industriali contenenti solfato, sensibili all’ozono a causa del suo potenziale ossidativo.

Molto diffuso è anche l’utilizzo dell’ozono nell’igienizzazione delle piscine per il suo potere disinfettante ad ampio spettro d’azione.

Altri vantaggi sono da ricercare, oltre che in un effetto terapeutico, anche nell’economicità di esercizio. Infatti non necessita di alcun intervento di personale essendo l’impianto automatizzato.

L’utilizzo dell’ozono nell’igienizzazione delle piscine induce un risparmio dell’80-90% di cloro ed una diminuzione del 50% dell’acqua di reintegro.

L’ozonizzazione delle piscine riduce le cloramine dell’80%, conferisce una maggiore cristallinità all’acqua per una maggiore filtrabilità delle sostanze organiche e riduce i trialometani.

L’ozonoterapia è stata utilizzata a scopo terapeutico sin dagli inizi del secolo, è stata sperimentata con varie modalità e, nonostante su alcune patologie abbia permesso di ottenere dei risultati terapeutici insperati, moltissimi medici nutrono ancora pregiudizi o non conoscono questo approccio.

L’Ossigeno-Ozono Terapia è ampiamente utilizzata particolarmente in Germania ed in Svizzera, mentre
negli USA, alcune strutture private hanno iniziato a praticare trattamenti sperimentali nell’ambito della ricerca contro la diffusione dell’AIDS. Questa pratica terapeutica è molto diffusa nell’Europa Orientale e Cuba anche perché il rapporto costo/beneficio è assolutamente favorevole.

In Italia l’Ossigeno-Ozono Terapia ha avuto ufficialmente inizio nel 1983, con la costituzione della Società Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia. Attraverso l’attività di ricerca clinica e sperimentale e grazie a Corsi e Congressi, l’Ossigeno-Ozono Terapia si è ampiamente diffusa ed a tutt’oggi sono circa 2.000 i medici che utilizzano tale metodica.

La ricerca nel campo dell’Ossigeno-Ozono Terapia è attualmente attiva anche a livello universitario ed in particolare nelle seguenti strutture: Clinica dermatologica dell’Università di Pisa, Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Bologna, Istituto di Anestesia e Rianimazione della I Facoltà di Medicina – Università di Napoli, Istituto di Farmacologia II – Università di Pavia, Istituto di Fisiologia – Università di Siena e Istituto di Fisiologia Umana – Università di Catania.

da Libero del 05/07/2008
di Steno Sari
L’ossigeno-ozono terapia potenzia le difese immunitarie e rende i tessuti più vitali
È presso lo studio medico Associato Salus di Milano che incontro il dott. Roberto Gorni. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1978, ha conseguito la specialità di Anestesia e Rianimazione. «Ho lavorato per dieci anni in ospedale, ed ho accumulato lunghe esperienze di viaggio in varie parti del mondo venendo a contatto con medicine di altri Paesi. Ma è dopo aver conosciuto un grande maestro di medicina e di vita che ho imparato a vedere e curare l’uomo nella sua totalità, tenendo conto delle sue realtà mentali, emotive e spirituali che benché non si vedano, ne rappresentano la parte preponderante». Dotato di grande simpatia e umanità, Gorni, è uno dei massimi esperti in Italia di quella che definisce «una delle più efficaci e potenti terapie», l’ossigeno-ozono terapia.
Chi l’ha inventata?
«L’ozono è stato scoperto da Christian Friedrich Schonbein nel 1832. Il merito di valutare il potere disinfettante dell’ozono va a Klenmann, che per primo ne valutò l’attività battericida sui germi patogeni. Fu poi un odontoiatra svizzero, il dott. E.A.Fish (1899-1966) ad intuire gli enormi vantaggi terapeutici del trattamento locale con ozono, quando trattò una pulpite gangrenosa con un’iniezione locale di gas. Per una fortunata coincidenza il paziente era il dott. E.Payr (1871-1946), che comprese l’utilità dell’ozono e ne rimase così entusiasta da applicare l’ozono in chirurgia generale».
Quanto è diffusa oggi questa terapia?

«Oggi l’ossigeno-ozono terapia è conosciuta e praticata in tutto il mondo. Ogni anno si tengono congressi nazionali e internazionali, l’ultimo in Cina, a Shangay, in cui vengono illustrati i risultati ottenuti nelle diverse branche della medicina».

Come si pratica?
«In diversi modi: 1) con infiltrazioni intraarticolari, come nel caso dell’artrosi del ginocchio, della spalla e dell’anca. 2) con infiltraizoni sottocutanee, effettuate con un piccolissimo ago. Ad esempio, si trattano le gambe e si agisce contemporaneamente sulla stasi venosa, sullo schiarimento dei capillari, sul drenaggio linfatico, sullo scioglimento dei grassi, sulla quantità della pelle, sulle smagliature e sullo schiarimento delle chiazze diabetiche e sulle chiazze dovute ad insufficienza arteriosa nei fumatori o nell’atero-sclerosi agli arti inferiori.

Questo genere di infiltrazioni sono anche molto efficaci nel trattamento della zona cutanea in cui sono presenti le vescicole dell’Herpes Zoster. 3) mediante infiltrazioni paravertebrali, per curare l’artrosi della colonna vertebrale e l’ernia del disco».

Avviene anche mediante autoemoterapia?

«Certamente. Si preleva dal braccio una certa quantità di sangue, 200 ml circa, che, dopo essere stato ozonizzato, viene subito reintrodotto, in modo che l’ozono venga trasportato in tutto il corpo, dove i vari componenti ematici porteranno un messaggio di attivazione nei recessi più intimi dell’organismo. Da questo comprendiamo allora come l’azione antinfiammatoria, analgesica, drenante, rivitalizzante dell’ozono può trovare vaste e diverse applicazioni.
E’ davvero significativo l’apporto che questa terapia dà nelle malattie croniche e nei pazienti sottoposti a chemioterapia».

Quali sono i meccanismi di azione?

«Sono diversi. Rende più fluido e scorrevole il sangue e potenzia le difese immunitarie.

Per semplificare, ha un’azione analgesica ed antinfiammatoria. Fondamentalmente questa terapia permette di far arrivare più sangue e più ossigeno e quindi vitalità nei tessuti.

Potremmo dire che si verifica un’azione rivitalizzante degli organi e un’azione di rimozione delle tossine che nel tempo si sono accumulate nell’organismo».

In quali campi trova applicazione?

«L’ossigeno-ozono terapia ha vastissime applicazioni.
E’ tra le altre cose, anche un potente antivirale, antibatterico ed antifungineo. Per questo è di notevole aiuto nelle infezioni vitali, come per esempio le epatiti. Come rivitalizzante e disintossicante è significativo l’apporto che questa terapia dà nei pazienti sottoposti a chemioterapia».
Come viene considerata dalla medicina classica?
«E’ confortante sapere che la medicina ufficiale ne ha riconosciuto la notevole efficacia nella cura dell’ernia del disco, tanto che da diversi anni questa terapia viene praticata in varie strutture ospedaliere. Sono certo che nel prossimo futuro troverà spazio di applicazione anche in altri campi».
Ci sono possibili effetti collaterali?
«Se applicata rispettando semplici regole, non ha alcun effetto collaterale e soprattutto è priva di controindicazioni».
L’ossigeno-ozono terapia potenzia le difese immunitarie.
Le apparecchiature per la produzione dell’ozono devono rispondere a particolari requisiti di qualità che sono previsti dalla Società Scientifica Italiana di Ossigeno-Ozono terapia e devono essere classificate secondo la Normativa Europea dei dispositivi medici.
Dott. VINCENZO SIMONETTI
Studio: Via Lamarmora, 43 – Torino – Tel. 011 5805696
Medico Chirurgo – Specialistista in Chirurgia Genenale
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino il 14.07.1970.
Specializzato in Chirurgia Generale all’Università di Torino il 14.07.1976.
Dirigente di 1° livello al Pronto Soccorso Chirurgico Osp Molinette di Torino dal 1.3.71
al 31.3.82.
Medico di Base dal 1971.
Membro dell’ Associazione Italiana di Medicina Funzionale, dal 1990 pratica terapianutrizionale, utilizzando il mineralogramma.
Membro della Società Italiana di Ossigeno-ozonoterapia, pratica ozonoterapia sia nelle varie indicazioni estetiche, che nelle patologie ortopediche, vascolari e neurologiche, dal 1994.
Membro dell’ Associazione Sostenitori Amici dell’Ozono, di cui è coordinatore per il gruppo di ricerca in patologie neurologiche.
Dal 1997 partecipa, in qualità di docente a vari corsi di formazione per Medici in ozonoterapia.
Dal 1999 pratica terapia chelante con EDTA

Proposta II protocollo pat autoimmuni

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